-Ciao, non hai mai scritto la storia di un batterista?-
-No, però sarebbe una bella idea-
-Hai mai scritto la tua storia?-
-No, mi sembrerebbe di uscire di casa completamente nuda-
-Ti piace scrivere?-
-Non ne posso fare a meno. Mi piace troppo-
-Come hai fatto ad inventare Sbagliosky?-
-Sbagliosky è un pezzo di me. Il resto è Arrigo-
-Come hai fatto ad inventare Panfilo, il papà di Arrigo?-
-me l’ha suggerito Sbagliosky-
-Quanti anni hai e da quanto tempo scrivi?-
-Ho 150 anni e scrivo da 25-
-Come fanno a venirti le idee?-
-Mi grattano la testa ed io le accolgo-
-Scrivi di emozioni?-
-Sì, sono come dei palloncini che volano sulle nostre teste e scoppiano dentro di noi. Parlare di emozioni è molto importante per pensare e confrontarci.
Questo è parte della chiacchierata che ha preso vita qualche giorno fa, quando ho incontrato tantissimi bambini della scuola primaria Romagnoli, di San Giovanni in Persiceto.
Ho presentato e letto qualche pagina del mio fedelissimo Il Signor Sbagliosky, con l’intento d’incuriosirli e stimolarli alla lettura del libro. Li avrò interessati? Non lo so, ma hanno avuto tutti una gran voglia d’interagire, raccontandomi pensieri e progetti, tipo scrivere un fumetto.
Buono il coordinamento delle insegnanti che, con grande pazienza, hanno organizzato l’incontro tra tantissimi partecipanti.
Una vittoria l’ho messa in tasca: nessuno ha sbadigliato. Non volevano concludere e mi hanno salutato in modo molto simpatico.
Confermo: i bambini sono una festa!
Un saluto a tutte le insegnanti e bacetti ai bimbi
Roberta