“E tu lasci la tua impronta?” di Margherita Cappelletti. Ed. il Ciliegio
Una lettura delicata, adatta ai bambini ma apprezzabile anche dai grandi. In un magazzino dell’usato le scarpe conversano scambiando opinioni sulle loro esperienze. Una parola dopo l’altra per mettere in gioco le anime delle persone che le hanno indossate.
- La scarpa tacco 12 si vanta in quanto scarpa da festa, ma viene presa in giro dalla ciabatta che precisa come il destino di tutte le scarpe raccolte nel deposito sia lo stesso: essere svendute
- la scarpa da tennis n.35, così desiderata ed amata, finisce per essere trattata male prima da un bambino capriccioso e poi dal fratello alquanto nervoso
- Uno stivaletto da pioggia ha trascorso la vita a comunicare allegria ai bambini liberi di giocare in piena libertà e correre nelle pozzanghere
- Pantofole da nonni, deformate da piedi sofferenti, calzature vissute che trasmettono forza e serenità da chi ha percorso una vita carica di tanto significato
- Ballerine di vernice rossa, le più amate di tutte le scarpe in svendita, indossate da una bambina speciale che ha saputo trasferire le sue grandi emozioni a delle scarpine che ora sono pronte a trasmettere la stessa ricchezza vissuta ad un’altra bambina che le indosserà
Questi ed altri personaggi del libro intrecciano le loro storie attraverso un linguaggio vivace, tanto da far calare il lettore nelle realtà raccontate.
E voi…quali impronte lasciate?
Una buona giornata
Le prime scarpe “da donna” che ti ricorderai per sempre e non saranno mai belle come “le altre”.