A volte non capisco come mai esistano adulti che si rifiutano già a priori di leggere libri per l’infanzia.
Come se si trattassero di letture legate ad un tempo che non ha lasciato tracce vive e attive dentro di noi. Eppure un pezzo del bambino che siamo stati è ancora rannicchiato nella nostra pancia e magari anche nel cuore e, mantenerlo vivo, almeno qualche volta nella vita, può rappresentare un’occasione di viaggio piacevole.
E’ sempre gratificante per me constatare, e soprattutto nella produzione letteraria odierna, come qualsiasi tematica possa essere affrontata nei testi per l’infanzia.
Certo, lo scrittore deve tener conto dell’età del lettore e modulare il racconto con giusto criterio.
Altro punto a favore delle pubblicazioni per bambini, e non da meno rispetto al testo scritto, sono le illustrazioni, grandi espressioni artistiche in grado di trasformarsi in validi strumenti di crescita.
Rimango sempre affascinata dalle immagini che invitano alla lettura, dialogano con le parole senza soffocarle.
In merito a questo discorso, cosa dire di una distesa di erba dal color blu e quindi in contraddizione con ciò che è visibile in natura? Il bambino avrà modo di sognare, di aprirsi a orizzonti nuovi, di riflettere sulla scelta cromatica dell’artista e avvicinarsi al suo messaggio sottinteso.
E allora…perchè non può un adulto seguire le orme di un bambino e cimentarsi in una lettura nata per l’infanzia? Vi assicuro: fa bene.
Se avete altre idee in merito a questi miei pensieri, scrivetemi! Sarò contenta di leggere un vostro confronto.
Una buona giornata a tutti,
Roberta